sabato 20 dicembre 2008

acqua bene pubblico

DOMENICA 21 DICEMBRE ’08: REFERENDUM A NOLA (Napoli),

i cittadini/elettori di Nola saranno chiamati ad esprimersi riguardo alla gestione del servizio idrico integrato, cioè se sono a favore della gestione affidata ad Ente pubblico.

E’ un referendum che non riguarda solo Nola, ma tutti, particolarmente chi si sta battendo da anni per una gestione pubblica dell’acqua; in particolare il Forum italiano dei Movimenti per l’acqua, i Coordinamenti regionali, i Comitati Cittadini, la Società Civile, le Realtà Locali.

Sosteniamo Nola e il Comitato Cittadino locale!
Questo Referendum dà voce ai cittadini.
Sperando che si dia loro ascolto, ma sul serio.

Sostenendo questa battaglia a Nola, sosterremo anche la nostra battaglia a difesa del Bene Essenziale per la Vita, per il Benessere e per la Salute,

DI TUTTI: L’ACQUA.

La GORI SpA e i gestori privati hanno dimostrato cosa fanno: i loro interessi.
Ai cittadini invece interessa una giusta gestione della LORO acqua.
AZIONI per l’acqua?No.
AZIONI CITTADINE per la difesa dell’acqua pubblica.

IL COMITATO CITTADINO DI SAN GIORGIO A CREMANO domani 19 dicembre ‘08
sarà presente all’iniziativa organizzata dal Comitato Cittadino locale che si terrà a Nola, in Piazza del Duomo dalle ore 18 in poi.

Saranno presenti anche vari rappresentanti dei Comitati di ATO3 vesuviano-sarnese, di Napoli e della Campania.

UNISCITI A NOI, AVRAI LA POSSIBILITA’ DI ASCOLTARE TANTE NOTIZIE E COME I CITTADINI SANNO UNIFICARE LE LORO AZIONI A DIFESA DELLA PROPRIA ACQUA.

San Giorgio a Cremano, 18 Dicembre ‘08
Comitato Cittadino di San Giorgio a Cremano

martedì 2 dicembre 2008

12 Dicembre uno sciopero dei movimenti

12 Dicembre uno sciopero dei movimenti

Al movimento studentesco dell’Onda
Ai lavoratori e alle lavoratrici della Campania
Ai lavoratori e alle lavoratrici della CGIL
Ai lavoratori e alle lavoratrici della FIOM
Ai lavoratori e alle lavoratrici dei sindacati di base
Ai movimenti sociali napoletani e regionali

In questo ultimo anno nella nostra regione ed in particolare a Napoli abbiamo assistito ad una irreversibile crisi morale, etica e politica del quadro della rappresentanza istituzionale. Le scelte di devastazione ambientale operate nella nostra citta’ e in regione hanno visto una convergenza, che mai avremmo immaginato prima, tra centrodestra e centrosinistra. Insieme si sono ritrovati d’accordo nell’inviare l’esercito contro le comunita’, insieme hanno approvato leggi speciali contro chi lotta in difesa della salute e dell’ambiente, insieme hanno approvato le scelte di distruzione ambientale in materia di smaltimento dei rifiuti ovvero hanno appoggiato la costruzione di discariche ed inceneritori, senza fare nulla di serio, se non dichiarazioni altisonanti, circa le soluzioni vere per superare un emergenza che dura da 15 anni.
Ma non solo. I processi di smantellamento dello stato sociale e delle garanzie sindacali hanno visto il loro inizio con i governi di centrosinistra, cosi’ come la precarizzazione del mercato del lavoro ha visto ancora una volta insieme tutto il quadro politico invocare sempre maggiore flessibilita’ e determinare un peggioramento delle condizioni di vita e di lavoro. Il processo di svendita della formazione pubblica che vede protagonista la ministra Gelmini ha avuto nei predecessori della stessa i pionieri della distruzione della formazione e della ricerca nel nostro paese. Oggi l’opposizione in questo paese e’ fatta da cittadini e cittadine, lavoratori e lavoratrici, studenti, pensionati che da soli si sono organizzati per difendere il loro territorio, le condizioni di vita, il loro stesso futuro. Il movimento dell’Onda e’ una delle piu’ belle esperienze che potevamo attraversare e che ha saputo intrecciarsi con i movimenti in difesa dei beni comuni, come a Chiaiano e Marano, a Vicenza e in Val di Susa, dove cittadini e cittadine come noi hanno deciso di riprendersi il futuro nelle loro mani.
Con gli studenti abbiamo fatto un pezzo di strada insieme e vogliamo continuare un percorso di confronto e condivisione. Il 12 dicembre sara’ una giornata importante per questo paese. Lo sciopero generale convocato dalla CGIL e separatamente dai Sindacati di base, sara’ una giornata di notevole importanza.
Ma siamo convinti che la vera opposizione in questo paese cominci dai territori, dalle scuole e dall’universita’.
Da questi luoghi in migliaia abbiamo sfidato il governo, abbiamo costruito nuovi spazi di democrazia e di socialita’, abbiamo prodotto una rottura rispetto ad una visione di questo paese che ci voleva tutti allineati e disciplinati a plaudire il “sovrano” e la sua corte. Noi il sovrano lo abbiamo reso “nudo”, cosi’ come hanno fatto gli studenti nelle scuole, nelle universita’ e nelle piazze. Siamo certi di aver incrociato tanti di voi nelle piazze e nelle strade, nelle mobilitazioni e nelle iniziative di lotta che si sono sviluppate in questi mesi.
Abbiamo incrociato tanti di voi a prescindere dalle sigle sindacali di appartenenza.
Siamo certi che il 12 dicembre debba e possa essere una giornata di sciopero vero in cui il protagonismo di chi rappresenta l’opposizione sociale, autonoma ed indipendente, in questo paese continui a gridare “Noi la crisi non la paghiamo”. Non la vogliamo pagare in termini di distruzione dei territori contro un governo che, di fronte alla crisi, vuole sperperare milioni e milioni di finanziamenti in “grandi opere” inutili e dannose. Non la vogliamo pagare sui posti di lavoro con i licenziamenti, la precarizzazione, la perdita del potere d’acquisto di salari, stipendi e pensioni. Non la vogliamo pagare in termini di tagli e riduzioni su scuola, formazione pubblica e ricerca.

Per questo diciamo ai lavoratori e alle lavoratrici, ai sindacati di base ed alla CGIL, che noi non possiamo e non vogliamo scegliere in quale corteo stare il 12 dicembre. Non cerchiamo legittimita’ politica, ne’ tanto meno siamo in “cerca di autori”. Siamo cio’ che siamo e pensiamo che lo sciopero generale debba essere di tutti, fortemente unitario e con il protagonismo dei movimenti reali che nel paese praticano quotidianamente l’opposizione al governo.

Per questo il 12 dicembre prossimo a Napoli saremo in Piazza del Gesu’ e proponiamo a tutti - CGIL, FIOM, Sindacati di base - di stare insieme a noi per costruire davvero lo sciopero dell’opposizione sociale. Agli studenti chiediamo di essere con noi come siamo stati insieme nei cortei che, in questi mesi, hanno attraversato i palazzi delle universita’ e le strade di Chiaiano e Marano. Chiediamo di stare con noi alle altre realta’ di lotta in difesa della salute e dell’ambiente in Campania, a chi lotta per una vita dignitosa e a chi vuole continuare a sperare in un futuro che valga la pena di essere vissuto. Chiediamo uno sciopero generale vero, di tutti e tutte, chiaro nei contenuti e senza alcuna velleita’ di voler essere mera rappresentanza identitaria. Vorremmo, con questa lettera aperta, aprire un dibattito franco e sincero all’interno del mondo sindacale e lavorativo e all’interno dei movimenti sociali. Ci auguriamo che il 12 dicembre sia la data in cui trovarci tutti insieme uniti in una giornata di lotta e di opposizione ai progetti di distruzione delle nostre vite.

Presidio permanente contro la discarica di Chiaiano e Marano

venerdì 28 novembre 2008

Goodluck Vicenza

Cari amici e amiche,
vi scriviamo ancora per aggiornarvi sul documentario "Good luck Vicenza" sulla nuova base Usa al Dal Molin, a Vicenza.
Grazie intanto a chi è venuto a vedere il film dove è stato proiettato nelle scorse due settimane. E grazie anche a chi ha risposto alla nostra prima mail e a chi ci ha dato la sua disponibilità per organizzare una proiezione.

*****

Vogliamo far conoscere il documentario a più persone possibile. Per questo ovviamente non bastano le proiezioni in qualche circolo "amico", ci vuole un supporto concreto, un oggetto da far circolare.
Il nostro obiettivo è di stampare una prima tiratura di 500 copie di un Dvd, e per questo servono all'incirca 800 euro. Lanciamo una campagna di sottoscrizione che vi invitiamo a far girare: cliccate sul sito http://www.produzionidalbasso.com/pdb_305.html e iscrivetevi. Produzioni Dal Basso è una piattaforma on line pensata proprio per raccogliere co-produttori che vogliono dare il loro contributo per far nascere progetti autoprodotti.
Vi chiediamo di iscrivervi al sito e di sottoscrivere un impegno a pagare una o più quote per la produzione del Dvd: ogni quota comprende anche le spese di spedizione e vale meno di 4 euro.
Se raggiungeremo in 60 giorni un numero considerevole di quote, garantiamo che spediremo a ognuno una copia del Dvd.

Per qualsiasi domanda potete scrivere a questa email, o lasciare un commento sul blog http://goodluckvicenza.blogspot.com/

*****

Molte sono le date in cantiere fra dicembre e gennaio, queste sono quelle già fissate:

Venerdì 28 novembre a Grosseto, all'apertura dell'assemblea nazionale dei circoli di Legambiente

Martedì 9 dicembre a Venezia, al Circolo Boldù in Cannaregio 6000 (insieme alla presentazione del nuovo numero del mensile Carta EstNord)

*****

Abbiamo aggiunto una sezione per i commenti sul nostro blog:
andate qui http://goodluckvicenza.blogspot.com/2008/11/commenti.html#links e, se avete visto il film, scrivete quello che ne pensate. Ci interessa conoscere il parere di ognuno...


Ciao
mirco, annamaria, giulio
[goodluckvicenza@gmail.com - cell. 3407749213 giulio]

lunedì 17 novembre 2008

GENTE NORMALE, CIOÈ RIBELLE...

...verso il Secondo Forum Italiano Movimenti per l'Acqua (Aprilia 22-23 Novembre)

"Acqua, saperi, territorio: beni comuni per un'altra società possibile"
Incontro sui temi della difesa dei beni comuni: dall'acqua all'Università

Venerdì 21 Novembre ore 15.00, Largo Giusso - Università "L'Orientale" - Aula Matteo Ripa.

Aprono il dibattito:
- uno/a studente/ssa dell'Orientale in mobilitazione
- Boris Rios, Fundacion Abril di Cochabamba - Coordinadora de defensa del Agua y la Vida
- Marco Bersani, Attac Italia - Forum italiano movimenti per l'acqua
- Francesca Caprini, associazione Yaku – Forum italiano per i movimenti dell'acqua

Interverranno:

Comitato in Difesa dell'Acqua di Nola, Comitato in Difesa dell'Acqua di S. Giorgio, Comitato Acqua Castellammare, Presidio Permanente contro la Discarica di Chiaiano e Marano, Comitato contro l'inceneritore di Ponticelli...

NO ALLA PRIVATIZZAZIONE DELL'ACQUA!
NOI LA CRISI NON LA PAGHIAMO!
Studenti e studentesse per i Beni Comuni

domenica 16 novembre 2008

Super-O' alla Sanità: oh' no !

Napoli, 6 novembre 2008

Nel cuore del Rione Sanità ha iniziato a funzionare il supermercato Super-O’, che rimpiazza un cinema-teatro, il “Felix”. Questo quartiere, già in gravi difficoltà economiche, non aveva bisogno di un supermercato, ma di un asilo-nido, di un centro culturale… E il supermercato apre , nonostante due anni di lotte da parte dei commercianti, cittadini e associazioni coordinate dalla Rete del Rione Sanità.

E’ un segnale molto brutto questo da parte dei nostri amministratori, la cui politica è ormai dettata dai potentati economico-finanziari.

Questo supermercato ipoteca il futuro di oltre duecento piccoli commercianti del quartiere Sanità, una zona economicamente debole, con una popolazione di 67.000 abitanti in 5 km2, senza un asilo-nido, senza una scuola media, senza un centro sportivo e culturale. In tale contesto un supermercato è un peccato sociale.

Sono scelte politiche come queste che portano alla nascita delle due Napoli: il Vomero e la Sanità, Posillipo e Scampia. Scelte che comportano disoccupazione e potenziamento della camorra.

E’ rabbia quella che sento davanti a scelte scellerate come questa, ma sento anche un senso profondo di impotenza, proprio perché per due anni abbiamo tentato tutte le strade per bloccare la costruzione del supermercato. Abbiamo usato tutte le strategie nonviolente a nostra disposizione: boicottaggi, petizioni popolari, sit-in, blocco dei lavori, referendum… Abbiamo persino bloccato il traffico cittadino sul ponte della Sanità! Nulla da fare.

Abbiamo parlato con le autorità competenti a livello comunale, provinciale e regionale. Nessuna risposta. Non ho mai visto una classe politica così assente ! Ho avuto la netta sensazione di arrampicarmi sugli specchi.

Unico interlocutore politico è stato l’assessore regionale Corrado Gabriele, che si è reso disponibile a comperare l’ex cinema Felix, in nome della regione con i soldi della UE.

Abbiamo propiziato un incontro ufficiale fra l’assessore e il proprietario dell’ex-cinema Felix, Antonio Cristiano, che ha accettato di venderlo. Purtroppo da parte di Corrado Gabriele non sono seguiti i fatti e il proprietario ha continuato i lavori per trasformare il “Felix” in Supermercato.

Tutti i nostri sforzi sono stati inutili. Ci sentiamo tutti traditi dalle autorità competenti, in particolare dagli assessori comunali competenti e da Corrado Gabriele.

E, beffa delle beffe, il 18 settembre, giorno dell’inaugurazione del supermercato, il consiglio regionale deliberava l’acquisto del “Felix”! Ancora più raccapricciante è che i soldi della UE ci sono.

Anzi ho saputo, da fonti attendibili, che il 50% dei Fondi UE (fondi destinati alla regione Campania), saranno restituiti a fine anno a Bruxelles, perché non utilizzati!!

Tutto questo è uno scandalo enorme che rivela una classe politica che favorisce i ricchi a spese delle classi più deboli. Nel nostro caso, saranno i piccoli commercianti del Rione Sanità che pagheranno la bolletta per l’apertura del supermercato.

Seguendo questa politica l’Italia è arrivata ad avere, secondo il rapporto Caritas, sette milioni e mezzo di cittadini con un reddito di 500-600 euro al mese occupando il quinto posto mondiale per disparità di redditi (dati OCSE) !

E questo grazie a scelte come questa del supermercato alla Sanità ,frutto di una classe politica funzionale ai potentati economico-finanziari.

Non è così che Napoli rinascerà!

Alex Zanotelli

venerdì 7 novembre 2008

Appello degli studenti

Appello degli studenti e delle studentesse campan@ alle realtà in lotta per la difesa del territorio e dei beni comuni

Siamo gli studenti e le studentesse che hanno invaso le piazze, occupato scuole ed università, fatto assemblee al grido “Noi la crisi non la paghiamo!” per la cancellazione delle leggi 137 e 133.
In nome della crisi e della mancanza di denaro il Governo vuole imporci tagli del finanziamento pubblico all'università, alla ricerca e alla scuola, con l'obiettivo di aprire ulteriormente la strada del finanziamento privato e quindi dell'asservimento agli interessi di pochi sui molti. Ma non solo. Se passa questa logica a farne le spese saranno gli studenti che si troveranno a pagare sempre più cara l'istruzione, a dover scegliere tra università di seria A e di serie B in base ai finanziatori privati: A pagare il prezzo saranno i lavoratori della ricerca, della scuola e dell'università.
Noi pensiamo che la nostra battaglia abbia molto in comune con la battaglia di chi difende il proprio territorio e le risorse naturali dalla svendita e dalla devastazione del mercato: che si tratti di inceneritori e discariche, di un treno ad alta velocità, di una base militare o della privatizzazione dell'acqua.
Noi come voi non vogliamo pagare la loro crisi.
Non vogliamo che si regalino miliardi di euro pubblici alle grandi imprese e banche per costruire le grandi opere, discariche ed inceneritori che non servono alla popolazione ma solo a chi le costruisce e le gestisce. I soldi pubblici ai privati e lo sfruttamento del territorio e delle risorse sono uno dei modi in cui le multinazionali cercano di resistere alla crisi.
Noi chiediamo che questi soldi vengano utilizzati per finanziare adeguatamente ricerca, università e scuola.
Noi come voi poniamo un problema di democrazia.
Il territorio e le risorse sono di chi le vive e ne ha bisogno per vivere, così come l'università e la
scuola sono di chi ci lavora e ci studia e non sta al governo decidere di svenderle.
Non possiamo quindi accettare le scelte scellerate fatte sulla nostra pelle, né possiamo accettare che siano soggette al controllo dei privati che hanno come obiettivo il profitto.
Non è un caso che sono tanti gli studenti e le studentesse che hanno partecipato ed attraversato le mobilitazione sui beni comuni: acqua, territorio, energia. E da queste mobilitazioni, come quella
contro le discariche ed inceneritori e per un altro piano rifiuti in Campania, hanno preso spunto sia per la critica al mercato che per le forme di lotta.
Oggi nelle nostre battaglie stiamo sperimentando nuove forme di partecipazione e si affaccia una nuova idea di gestione dei beni comuni: la partecipazione diretta alle scelte che ci riguardano.
Noi come voi ci opponiamo alla repressione. Non si possono fermare le istanze di giustizia e partecipazione con i manganelli, né con gli arresti né con le minacce. Noi come voi siamo vittime delle minacce di un governo sordo e cieco alle istanze democratiche.
Noi come voi, con le nostre mobilitazioni, siamo il miglior antidoto alle derive reazionarie
repressive ed antidemocratiche. Per questo chiediamo di sostenerci e di darci la vostra solidarietà in tutte le forme che riteniate possibili e giuste per il ritiro della legge 133 e 137. Insieme possiamo vincere e rafforzarci a vicenda.
Vogliamo che gli spazi che ci siamo conquistati siano spazi aperti per la discussione pubblica e collettiva. Per questo invitiamo tutte le realtà in lotta per i beni comuni ad attraversare gli spazi dell'università e le sue mobilitazioni, come quella del 7 e del 14 novembre, partecipando in prima persona, organizzando iniziative sui propri temi e mobilitazioni.
Con questo spirito appoggiamo la manifestazione che si terrà sabato 8 novembre a Chiaiano contro la discarica.
Napoli, Orientale Occupata 5/11/2008
Movimento studentesco Campano

martedì 6 maggio 2008

Caro commissario




signor commissario,

è vergognoso che lei fa le discariche senza mai essere andato nei luoghi interessati. lo ha dichiarato lei stesso.

aveva detto al momento di accettare l'incarico che avrebbe concertato le decisioni con le popolazioni. e invece si comporta come un tiranno di qualche vecchio stato africano che ormai non c'è più.

è grave che la classe politica nel suo insieme abbia pensato a lei per gestire l'emergenza rifiuti, lei che della materia non sa nulla.

avevamo chiesto, tramite la presidente della provincia di avellino, che un rappresentate del comitato "nessuno tocchi il formicoso" fosse presente all'incontro di sabato prossimo.

le sue direttive al momento prevedono la presenza del solo sindaco di vallata.

questa è un'altra prova della sua cultura autoritaria.

comunque ha sbagliato i conti e li hanno sbagliati anche quelli che le stanno dietro o davanti, a roma e a napoli: la città dell'immondizia che volete fare sul formicoso ve la potete scordare. ci sono vie più serie e oneste per risolvere il problema, a partire dall'immediata attuazione del piano regionale appena varato.

chiediamo al governo di non prolungare di neppure un giorno il suo mandato.

chiediamo a lei di buttare nel box della carta da riciclare il piano in cui ha inserito il criminoso progetto che riguarda il formicoso.

FRANCO ARMINIO / COMUNITA’ PROVVISORIA / NESSUNO TOCCHI IL FORMICOSO

p.s.

il progetto poi non è un frutto di una levata d'ingegno o di studi particolari, ma di un suggerimento di un geologo napoletano che dopo un giro in macchina sul formicoso ha stabilito che qui si poteva fare tutto quello che lei ora immagina: se lei si potesse vergognare sarebbe una buona cosa, ma credo che certe persone hanno l'anima atrofizzata.

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INIZIA CON QUESTO POST LA RACCOLTA DI ADESIONI PER IL PARCO REGIONALE DELL’IRPINIA D’ORIENTE
ADERISCI ANCHE TU, lascia in un COMMENTO al POST: nome, cognome, occupazione, domicilio (e solo se vuoi anche e.mail e/o telefono)
le adesioni raccolte saranno portate, unitamente a questo poster, al commissariato De Gennaro e ai rapprentanti istituzionali e politici campani
con il copia e incolla prendi foto e testo e inviala alla tua mailing list, è importante, GRAZIE
PRIME ADESIONI
(recapiti e.mail e telefonici servono per comunicare internamente e per viaggiare più persone con meno auto) :
Franco Arminio, paesologo, bisaccia, arminio17(@)gmail.com , 388.7622101
Angelo Verderosa , architetto , alta irpinia , studio(@)verderosa.it , 0827.215122
Luca Battista , architetto , capriglia / avellino , amiterav(@)libero.it, 0825786473
Pietro Brundu , artigiano , nusco , 368.3100568
Enzo Luongo , ingegnere , calitri , 333.3556312
Alfonso Nannariello , teologo , calitri
Maria Teresa Iarrobino , insegnante , torella dei lombardi , 339.5897623
Andrea Forgione , infermiere , paternopoli , 338.8024559
Luisa Valvano , commercialista , teora , 339.6849356
Luigi Salzarulo , impiegato bancario , lioni , 347.6491417
Felice Santoro , insegnante , castelfranci , 347.8844126
Michele D’Onghia , commerciante , andretta , 349.2114987
Michele Minieri , produttore bioagricoltura , 331.4121572
Antonio Luongo , fornaio , cairano , 338.8938111
Enzo Maddaloni , clownterapeuta , salerno , 338.4122630
Sergio Gioia , studente , napoli , 338.7346377
Dario Bavaro , artista della comunicazione , avellino , 328.4205474
Antonio Vespucci , esploratore eno-gastronomico , s.andrea di conza , 0827.35046
Elda Martino , archeologa , avellino ,
Biagio Cillo , docente universitario , napoli ,
Fiorella Guerriero, architetto, capriglia irpina ,
Teresa Cella, medico psicoterapeuta, firenze/andretta,
Giovanni De Matteo, ingegnere, castelnuovo di conza/bologna, gdematteo[AT]tiscali.it,
Stefano Ventura, dottorando di ricerca, teora/siena,
Alessandra Maddaloni, architetto, aiello del sabato,
Maria Rosaria Vaiano, insegnante, nusco/roma,
Nello Conte, architetto, atripalda/resto del mondo
Sandro Battisti, impiegato, roma, cybergot[a t]domist.net
Domenico Mastrapasqua, studente universitario, trani (Ba)
Paolo Ferrante, studente universitario, lecce,
MIchele Fumagallo, giornalista, nusco, 340.3003009,
Fernando Fazzari, ottico, bologna,
Caterina Martone imprenditrice agricola paternopoli,
Amalia Hilda Tobar Barrionuevo studente solofra(AV), 3202696763,ahtb78(@)alice.it,
Paolo Battista, poeta, roma/atripalda,
Felice Di Leo, frigento
Pasquale Gallicchio, giornalista, bisaccia
Patrizia Perlingieri, scrittrice, ascoli satriano, (FG)
Andreina Perrucci, baby sitter, napoli
Maria Paola Bellifiori restauratrice di Beni Culturali , cesinali (AV)
Antonella Anzalone, traduttrice di notizie giornalistiche (disoccupata), roma 338.42.63.723
Massino Baratta,a rchitetto, atripalda
Rossana Cetta, grottaminarda
.............................

Raccogliamo le adesioni per varare il PARCO REGIONALE dell’IRPINIA d’ORIENTE, aderisci anche tu

irpinia collective blog http://comunitaprovvisoria.wordpress.com

venerdì 11 aprile 2008

sul Tibet

in riferimento alla raccolta firme per il Tibet di mercoledì a via Calabritto, ci sono andata e ho preso accordi per promuovere l’appello.
Questo è l'appello , da far circolare on line

Nell'appello ci trovate anche il link per scaricare il modulo per la raccolta delle firme. Chi vuole, può stamparlo, raccogliere firme, e poi consegnare il tutto a Monica Scherillo presso il cinema Modernissimo (si entra da Via Cisterna dell’Olio 51 – l’ingresso è accanto all’uscita di sicurezza della sala 1).

Giovanna D'alonzo

lunedì 7 aprile 2008

Al popolo dell'acqua

Al popolo dell´acqua
e a tutti coloro che credono che i privati non debbano gestire i beni pubblici, specialmente l´acqua, elemento essenziale per la vita e di cui tutti devono poterne fare(buon) uso.






L’acqua della Campania sta correndo il pericolo di finire sempre più nelle mani delle solite multinazionali, delle Società private e dei tanti che vogliono fare dell´acqua l´affare del secolo.
Dove andranno a finire tutti i nostri sforzi fatti fino a questo momento per evitare che l´acqua della Campania, ed in particolare l´acqua di Napoli e di Caserta andasse nelle mani dei soliti mercanti?
Acquacampania SpA gestisce l’adduzione dell’acqua della Campania occidentale, particolarmente dei comuni di Napoli e Caserta.
L´ENI SpA vuole cedere le proprie quote di Acquacampania SpA a SIBA SpA ( Veolia), a Vianini Lavori SpA(Caltagirone) e ad Impregilo International Infracstructures – noti anche per la questione dei rifiuti in Campania.
CHI INQUINA IL SUOLO INQUINA ANCHE L’ACQUA: RICORDIAMOCELO!
A Napoli già da tempo si sta dando il via ad una multiutility che metta insieme i servizi pubblici.
Dove andremo a finire?
Riportiamo di seguito qual è la compagine societaria di Acqua CampaniaSpA e quanto affermò Caltagirone a proposito delle azioni che avrebbe voluto acquisire:
Ecco l’assetto societario di Acqua Campania SpA:

COMPOSIZIONE SOCIETARIA
DENOMINAZIONE SOCIALE Quota in % Numero di Azioni Quota in euro
Società Italiana per il Gas p.A. 32.20% 1.742.400 1742.400
ENI S.p.A. 10.20% 504.900 504.900
SNAMPROGETTI S.p.A. 2.55% 126.225 126.225 
SAIPEM S.p.A. 2.55% 126.225 126.225
NUOVO PIGNONE Holding S.p.A. 0.50% 24.750 24.750
S.I.B.A. S.p.A. 23.709% 1.173.600 1.173.600
VIANINI Lavori S.p.A. 23.709% 1.173.600 1.173.600
FINALCA S.r.l. 1.037% 51.345 51.345
G.D.M. S.r.l. 0.297% 14.670 14.670
MARINO Lavori S.r.l. 0.148% 7.335 7.335
IMPREGILO International
Infrastructures n.v. 0.10% 4.950 4.950

Ecco come l’acqua è diventata l’affare del secolo!
Ecco come l’acqua è diventata merce!

2004 : Francesco Caltagirone dichiara alla stampa, nel corso dell’assemblea in cui è stato approvato il bilancio 2004: «penso che la Caltagirone Spa abbia la possibilità di arrivare al 50% o alla maggioranza di Eniacqua Campania». La Vianini Lavori, la società con cui il gruppo Caltagirone partecipa ad Acqua Campania, mira anche alla gestione dell’acquedotto pugliese in una cordata con ACEA
Meditate gente, meditate!
Come mai la Giunta regionale della Campania deliberò nel 2006 per un Disegno di Legge che desse il via ad una gestione pubblica della grande adduzione dell’acqua e poi invece ha privatizzato?
Vedi in allegato il disegno di legge per l’attuazione di Campaniaacque(grazie al contributo di Bruno e di Francesco).
Se volete impegnarvi insieme a noi per rimettere insieme il fronte del NO ALLA PRIVATIZZAZIONE DELLA NOSTRA ACQUA a tutti i livelli, e decidere insieme le azioni comuni, allora partecipate alla riunione che si terrà presso la sede di: Mani Tese Mercoledì 9 aprile ‘08 Alle ore 18,30 p.zza Cavour ( tra le due fermate della Metropolitana) - Napoli.
Sono invitate a partecipare tutte le realtà campane.


ndr l'immagine è tratta dal sito Sparapaunz!

giovedì 27 marzo 2008

Una nuova politica delle risorse territoriali


Una nuova politica delle risorse territoriali per una nuova democrazia

Bozza di appello per la costruzione di una assemblea pubblica regionale
sulla crisi ambientale e democratica in Campania


L’emergenza rifiuti è specchio e causa principale della profonda crisi ambientale e politica della Campania. Attraverso il traffico e lo smaltimento abusivo di rifiuti tossici, cui è seguita la fallimentare gestione privatistica dei rifiuti ordinari, si è determinato l’avvelenamento del suolo e delle acque e realizzata la progressiva compenetrazione di interessi tra organizzazioni criminali, classe politica, apparati istituzionali e gruppi imprenditoriali, locali e nazionali. Questo sistema politico-affaristico, utilizzando le logiche emergenziali, ha violato sistematicamente lo stato di diritto ed eluso ogni forma di partecipazione e controllo dei cittadini al governo del territorio.

Le resistenze civili praticate in questi anni da comitati, associazioni e movimenti hanno più volte denunciato ragioni e responsabilità di questo processo, contrastando ed ostacolando scelte perniciose; non riescono però ancora a divenire forza di scardinamento del blocco sociale responsabile della catastrofe in corso e farsi promotrici di un nuovo progetto di sviluppo per Napoli e la Campania.

La mancanza a tutt’oggi di una legge sui reati ambientali e di un serio piano di bonifiche e messa in sicurezza del territorio; le recenti ordinanze del dimissionario governo Prodi, relative all’estensione dei contributi CIP 6 ai tre inceneritori campani ed alla possibilità di bruciare le balle non a norma nel termodistruttore di Acerra, nonostante per quel luogo sia stato dichiarato dallo stesso governo lo stato di emergenza ambientale; la decisione commissariale di affidare alla FIBE il completamento dell’impianto acerrano; la gestione infine dei siti di discarica, con scelte del tutto inadeguate dal punto di vista idrogeologico ed ambientale, conseguite tramite occupazioni militari e cariche violente contro le popolazioni che si opponevano a tali scelte, delineano la volontà del Governo e di tutti i livelli dello Stato, sostenuti dal complesso delle forze politiche e degli apparati istituzionali, di arrivare ad una “soluzione finale” del problema rifiuti che nulla conceda all’azione dei movimenti ed annichilisca la stessa dialettica democratica.

Riteniamo quindi urgente un confronto concreto e produttivo tra le realtà di base, associazioni, comitati e comunità in lotta, per costruire un’azione comune e condivisa; un confronto che sia ispirato alla massima apertura ed incentrato su poche e semplici discriminanti:

- autonomia da tutti i soggetti istituzionali, critica del sistema dei partiti, ricerca di nuove forme di democrazia avanzata nel governo pubblico
- promozione di uno sviluppo territoriale socialmente equo ed ambientalmente compatibile, teso al recupero ambientale del territorio, alla difesa dei beni comuni, al perseguimento della piena occupazione
- promozione di una gestione dei rifiuti alternativa all’incenerimento ed ispirata all’opzione rifiuti zero, fondata sulla riduzione di prodotti destinati allo scarto, il riutilizzo degli oggetti, il recupero della materia nei cicli produttivi umani e naturali

Invitiamo tutti i soggetti che nella nostra regione s’impegnano per un diverso modello di governo del territorio, fondato sulla partecipazione popolare e la tutela delle risorse locali, nonché le realtà di base nazionali attive nella difesa del territorio e dell’ambiente, ad incontrarsi in due giornate di riflessione e confronto, sabato 29 marzo e sabato 5 aprile (con possibile estensione alla mattina di domenica 6) con le seguenti finalità operative: fare il punto della situazione, confrontare le rispettive esperienze e strategie, verificare la possibilità di un programma di azioni comune.

I principali temi di discussione verteranno su:

- quadro attuale e previsioni sulle politiche istituzionali dei rifiuti a livello locale, nazionale, europeo
- strategie attivabili dal basso per contrastare la crisi della democrazia rappresentativa e dello stato di diritto nel governo del territorio (dalle azioni politiche a quelle giuridiche)
- scelte tecniche ed organizzative necessarie ad avviare immediatamente la transizione ad una diversa gestione dei rifiuti e alla bonifica dei territori inquinati
- definizione di modalità operative e strategie comunicative condivise

La prima giornata sarà caratterizzata da una discussione volta alla conoscenza ed al confronto delle singole esperienze mentre la seconda verterà sulla definizione delle strategie e delle iniziative comuni.


Promuovono: Rete Campana Salute ed Ambiente, Comitato Allarme Rifiuti Tossici, Meetup Napoli, …
Per aderire alla costruzione dell’iniziativa e dell’appello, contattare via mail i seguenti indirizzi: assisebagnoli@libero.it, info@allarmerifiutitossici.org, …

giugliano fronte popolare attac

Giugliano Fronte Popolare - Attac - fa appello a tutte le realtà e ai singoli che in questi mesi hanno lottato contro lo scempio ambientale perpetrato nella nostra Regione perchè aderiscano e partecipino al forum convocato dalla Rete Campana Salute e Ambiente per il 29 marzo e il 5-6 aprile. Nei mesi di lotta a Taverna del Re abbiamo avuto modo di conoscere molti di voi, di incontrarci, di confrontarci e sopratutto di ricevere tanta solidarietà concreta senza la quale forse non avremmo avuto la forza di andare avanti fino alla chiusura del sito. Potremmo fare un bilancio negativo di quest’esperienza, dirci che infondo nulla è cambiato e che prima o poi ritorneranno qui da noi a Giugliano per aprire l’ennesimo sito. O potremmo, al contrario, crogiolarci stupidamente per un'esperienza che ci ha visto comunque protagonisti attivi dandoci un pò di visibilità nella nostra città. In entrambi i casi forse non coglieremmo l'aspetto più importante scaturito da tutte le esperienze di resistenza sorte nella nostra regione in seguito all'ultima emergenza rifiuti, che è quello del crescere, anche qui in Campania, di un movimento che comincia a pensare ad un modo diverso di intendere lo sviluppo della nostra società. Un movimento che non prescinde dalla ricerca di un'alternativa necessaria a questo sistema istituzionale che rappresenta solo il blocco sociale dei poteri forti e criminali, rivendicandone quindi l'autonomia. Le assemblee dei presidi, le manifestazioni regionali, le mille connessioni che si sono create, tutto il lavoro della Rete Campana, come di altre realtà ambientaliste, sono stati elementi embrionali di democrazia che non solo hanno coinvolto tante persone che prima erano assolutamente lontane dalla militanza politica ma hanno anche messo in discussione pratiche e settarismi di chi l'impegno politico lo praticava da tempo, magari ripercorrendo schemi ormai avvizziti. Le nottate passate nei vari territori intorno ad un fuoco per difendere una discarica hanno rappresentato per molti un “altro modo” di essere protagonisti e partecipi della vita sociale, in un tempo in cui chi ci governa ha tutto l’interesse a tenerci chiusi nelle nostre case aspettando dal televisore la reclame del nuovo prodotto da acquistare. La creazione di una nuova identità collettiva scaturita da quelle lotte, il senso del protagonismo alternativo alla rassegnazione, per la difesa del bene comune, è il tesoro più importante da preservare. In questa fase deprimente in cui tutto sembra perso, in cui la logica dell'emergenza sembra tornare vincente strappando, come a Marigliano e in altri luoghi, altro territorio per i soliti interessi, in cui, anche culturalmente, è paradossalmente vincente l’opzione inceneritorista portata avanti dagli stessi carnefici dei nostri territori, è assolutamente necessario rilanciare l'iniziativa delle realtà che si sono connesse in questi mesi uscendo, noi tutti, dalla logica che ci vede uniti solo nei momenti di massima realizzazione dei conflitti nei territori per poi tornare ognuno a coltivare il proprio orticello. Si è creata ormai una piattaforma comune che è stata ben individuata nella bozza di documento con cui la Rete convoca le giornate d’incontro: - autonomia da tutti i soggetti istituzionali, critica del sistema dei partiti, ricerca di nuove forme di democrazia avanzata nel governo pubblico - promozione di uno sviluppo territoriale socialmente equo ed ambientalmente compatibile, teso al recupero ambientale del territorio, alla difesa dei beni comuni, al perseguimento della piena occupazione - promozione di una gestione dei rifiuti alternativa all’incenerimento ed ispirata all’opzione rifiuti zero, fondata sulla riduzione di prodotti destinati allo scarto, il riutilizzo degli oggetti, il recupero della materia nei cicli produttivi umani e naturali Su queste discriminanti è importante riprendere il filo di un discorso comune e costruire spazi di confronto che ci aiutino a declinare queste "parole d'ordine" nelle nostre realtà e nelle nostre pratiche di partecipazione democratica. Come affrontare il tema della democrazia sospesa e della repressione? Come costruire un'alternativa valida alla rappresentanza politica? Quali pratiche da intraprendere? Quale il rapporto con i mezzi di informazione? Quale la transizione concreta, che noi proponiamo, verso un nuovo piano rifiuti non basato sull'incenerimento? Come uscire realmente dalla logica dell'emergenza che inevitabilmente mette i territori gli uni contro gli altri? Come connettere le nostre esperienze a quelle italiane ed europee che già da anni sperimentano forme di resistenza? Il lavoro da fare è davvero grande, c'è l'urgenza quindi di incontrarsi ed essere molto concreti per dare forza e realismo a quello che in tanti abbiamo professato in questi mesi. Ma è soprattutto importante non perdere le persone incontrate nei presidi e rafforzare un modo diverso di essere nella società. Facciamo dunque appello a noi come a tutti perchè si esca dalla logica di gruppo e dal settarismo miope che spesso ci divide rendendo sterili le nostre iniziative e perchè non si perda l'occasione di confronto rappresentato dal forum convocato dalla Rete per il 29/3 e il 5-6/4. Giugliano Fronte Popolare - Attac

venerdì 21 marzo 2008

Azione urgente in favore di 15 monaci tibetani - FIRMA SUBITO L'APPELLO

Da Ugo Angelillo

Care e cari, a seguito delle proteste scoppiate lunedì 10 marzo in Tibet in cui sono stati arrestati numerosi monaci tibetani, Amnesty International ha lanciato oggi un'azione urgente in favore di 15 monaci arrestati e scomparsi. Si tratta di Samten, Trulku Tenpa Rigsang, Gelek Pel, Lobsang, LobsangThukjey, Tsultrim Palden, Lobsher, Phurden, Thupdon, Lobsang Ngodup,Lodoe, Thupwang, Pema Garwang, Tsegyam e Soepa, in carcere dal 10 Marzo per aver preso parte a una manifestazione pacifica a Barkhor, Lhasa, la capitale della Regione autonoma tibetana.

Non si hanno ulteriori informazioni sul luogo in cui sono detenuti né su eventuali accuse formulate nei loro confronti e Amnesty International teme rischino di subire torture e altri maltrattamenti. Vi chiediamo di firmare e far firmare l'appello per la loro scarcerazione alla pagina http://www.amnesty.it/appelli/azioni_urgenti/Tibet?:

Una nostra lettera

Vi abbiamo inviato, nei giorni scorsi, con posta elettronica, una lettera proposta sul fare politica. E' una specie di raccomandata con ricevuta di ritorno, se volete accettarla e condividerne contenuti, iniziative e impegni, firmatela. I mittenti, primi firmatari sono Sergio D'Angelo, Patrizia Di Monte, Andrea Morniroli, Giacomo Smarrazzo e Susi Veneziano.

martedì 18 marzo 2008

Dichiarazione di contrarietà

Alcuni amici "grillacci" hanno elaborato questa "dichiarazione di contrarietà" all'uso dei trattamenti termici nel Ciclo di Gestione dei Rifiuti (che ti allego).Pensavo di portarla oggi alla riunione per presentarla ed eventualmente discuterla, nel frattempo te la mando, così se credi che valga la pena si potrebbe anche inserirla nel sito.La “dichiarazione” è scritta in modo da rappresentare sia una netta scelta di campo sia una ferma enunciazione di intenti. In altre parole chi la firma "dichiara" che gli inceneritori non sono una soluzione al problema dei rifiuti (né in Campania né altrove) e che le soluzioni sono già indicate chiaramente nella legislazione Europea. In pratica non si chiede ad altri (politici, amministratori, tecnici etc.) di “fare” ma si proclama la propria opinione e le proprie ferme convinzioni in merito al problema rifiuti. In momento in cui è proprio la questione del “fare” che sembra dividere i cittadini che si preoccupano dell’ambiente, questa “dichiarazione” impone di fare una decisa "scelta di campo", di “fare” delle scelte di vita chiare e irrinunciabili di contrarietà ad un certo modo di vedere il rapporto fra l'uomo e l'ambiente che lo circonda fondato sulla devastazione e la rapina delle risorse ambientali. L'idea dei “grillacci” è di farla girare un pò, per raccogliere critiche o adesioni con la speranza che possa diventare una sorta di "manifesto" condiviso da tutti i gruppi attivi sul problema rifiuti in Campania. Laddove fosse ampiamente condivisa si potrebbe far partire una raccolta firme con lo scopo di coagulare una "massa critica" che si riconosca intorno ad una chiara ed inequivocabile "enunciazione di principi", sondando nel contempo anche l’entità e la “combattività” di questa massa.
da Enzo Venditto

Una nuova politica delle risorse territoriali per una nuova democrazia

Appello della Rete Campana Salute ed Ambiente per la costruzione di una assemblea pubblica regionale sulla crisi ambientale e democratica in Campania


La crisi ambientale che interessa la Campania, a partire dalla criminale gestione dei rifiuti, si intreccia indissolubilmente con la crisi della democrazia e dello stato di diritto, calpestati dalle logiche emergenziali e dal sistema partitico-affaristico. Le resistenze civili praticate in questi anni da comitati, associazioni e movimenti, pur avendo ostacolato scelte perniciose e denunciato le criticità della situazione, non riescono ancora a divenire forza di trasformazione degli equilibri politici responsabili della catastrofe in corso. continua...