giovedì 27 marzo 2008
giugliano fronte popolare attac
Giugliano Fronte Popolare - Attac - fa appello a tutte le realtà e ai singoli che in questi mesi hanno lottato contro lo scempio ambientale perpetrato nella nostra Regione perchè aderiscano e partecipino al forum convocato dalla Rete Campana Salute e Ambiente per il 29 marzo e il 5-6 aprile. Nei mesi di lotta a Taverna del Re abbiamo avuto modo di conoscere molti di voi, di incontrarci, di confrontarci e sopratutto di ricevere tanta solidarietà concreta senza la quale forse non avremmo avuto la forza di andare avanti fino alla chiusura del sito. Potremmo fare un bilancio negativo di quest’esperienza, dirci che infondo nulla è cambiato e che prima o poi ritorneranno qui da noi a Giugliano per aprire l’ennesimo sito. O potremmo, al contrario, crogiolarci stupidamente per un'esperienza che ci ha visto comunque protagonisti attivi dandoci un pò di visibilità nella nostra città. In entrambi i casi forse non coglieremmo l'aspetto più importante scaturito da tutte le esperienze di resistenza sorte nella nostra regione in seguito all'ultima emergenza rifiuti, che è quello del crescere, anche qui in Campania, di un movimento che comincia a pensare ad un modo diverso di intendere lo sviluppo della nostra società. Un movimento che non prescinde dalla ricerca di un'alternativa necessaria a questo sistema istituzionale che rappresenta solo il blocco sociale dei poteri forti e criminali, rivendicandone quindi l'autonomia. Le assemblee dei presidi, le manifestazioni regionali, le mille connessioni che si sono create, tutto il lavoro della Rete Campana, come di altre realtà ambientaliste, sono stati elementi embrionali di democrazia che non solo hanno coinvolto tante persone che prima erano assolutamente lontane dalla militanza politica ma hanno anche messo in discussione pratiche e settarismi di chi l'impegno politico lo praticava da tempo, magari ripercorrendo schemi ormai avvizziti. Le nottate passate nei vari territori intorno ad un fuoco per difendere una discarica hanno rappresentato per molti un “altro modo” di essere protagonisti e partecipi della vita sociale, in un tempo in cui chi ci governa ha tutto l’interesse a tenerci chiusi nelle nostre case aspettando dal televisore la reclame del nuovo prodotto da acquistare. La creazione di una nuova identità collettiva scaturita da quelle lotte, il senso del protagonismo alternativo alla rassegnazione, per la difesa del bene comune, è il tesoro più importante da preservare. In questa fase deprimente in cui tutto sembra perso, in cui la logica dell'emergenza sembra tornare vincente strappando, come a Marigliano e in altri luoghi, altro territorio per i soliti interessi, in cui, anche culturalmente, è paradossalmente vincente l’opzione inceneritorista portata avanti dagli stessi carnefici dei nostri territori, è assolutamente necessario rilanciare l'iniziativa delle realtà che si sono connesse in questi mesi uscendo, noi tutti, dalla logica che ci vede uniti solo nei momenti di massima realizzazione dei conflitti nei territori per poi tornare ognuno a coltivare il proprio orticello. Si è creata ormai una piattaforma comune che è stata ben individuata nella bozza di documento con cui la Rete convoca le giornate d’incontro: - autonomia da tutti i soggetti istituzionali, critica del sistema dei partiti, ricerca di nuove forme di democrazia avanzata nel governo pubblico - promozione di uno sviluppo territoriale socialmente equo ed ambientalmente compatibile, teso al recupero ambientale del territorio, alla difesa dei beni comuni, al perseguimento della piena occupazione - promozione di una gestione dei rifiuti alternativa all’incenerimento ed ispirata all’opzione rifiuti zero, fondata sulla riduzione di prodotti destinati allo scarto, il riutilizzo degli oggetti, il recupero della materia nei cicli produttivi umani e naturali Su queste discriminanti è importante riprendere il filo di un discorso comune e costruire spazi di confronto che ci aiutino a declinare queste "parole d'ordine" nelle nostre realtà e nelle nostre pratiche di partecipazione democratica. Come affrontare il tema della democrazia sospesa e della repressione? Come costruire un'alternativa valida alla rappresentanza politica? Quali pratiche da intraprendere? Quale il rapporto con i mezzi di informazione? Quale la transizione concreta, che noi proponiamo, verso un nuovo piano rifiuti non basato sull'incenerimento? Come uscire realmente dalla logica dell'emergenza che inevitabilmente mette i territori gli uni contro gli altri? Come connettere le nostre esperienze a quelle italiane ed europee che già da anni sperimentano forme di resistenza? Il lavoro da fare è davvero grande, c'è l'urgenza quindi di incontrarsi ed essere molto concreti per dare forza e realismo a quello che in tanti abbiamo professato in questi mesi. Ma è soprattutto importante non perdere le persone incontrate nei presidi e rafforzare un modo diverso di essere nella società. Facciamo dunque appello a noi come a tutti perchè si esca dalla logica di gruppo e dal settarismo miope che spesso ci divide rendendo sterili le nostre iniziative e perchè non si perda l'occasione di confronto rappresentato dal forum convocato dalla Rete per il 29/3 e il 5-6/4. Giugliano Fronte Popolare - Attac
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