aggiornamenti: c'è anche un gruppo su facebook, si chiama "Acqua Pubblica", ha già 110 mila adesione e ha come obiettivo il referendum
Oggi 3 dicembre 2009 si riunisce il comitato Acqua Napoli, alle ore 17, presso la Federconsumatori, in corso Umberto I°, 381
REPORT DELLA RIUNIONE DEL COMITATO ACQUA NAPOLI DEL 25 NOVEMBRE ‘09
Alla riunione, molto partecipata e numerosa, e alla quale hanno preso parte anche persone di Caserta e della provincia di Napoli, dopo un aggiornamento della situazione nazionale, regionale e locale per quanto attiene al servizio idrico e alla gestione dei beni comuni,ovvero che:
A livello nazionale: Il 19 novembre scorso, il dl 135/9, detto anche decreto Ronchi, è stato convertito in legge ponendo ancora una volta la fiducia, obbligando ancor di più alla privatizzazione dell’acqua,dei trasporti su gomma e dei rifiuti gli Enti Locali costretti a ricorrere a bando di gara europeo per l’affidamento della gestione di detti servizi pubblici.
In Campania il 2 novembre scorso è stato pubblicato sul BURC il bando di gara della Regione per affidare ai privati la gestione e la manutenzione degli acquedotti campani di Sarno e di Torano-Biferno(v. burc in allegato).
A Napoli il 30 luglio ’09 il Consiglio Comunale ha approvato una mozione in cui “il Comune si è espresso a favore del mantenimento in mano pubblica del servizio idrico e di introdurre nello Statuto del Comune di Napoli che l’acqua è un bene comune, privo di rilevanza economica e che pertanto deve essere gestito da un soggetto totalmente pubblico. Inoltre la mozione spinge ad introdurre il concetto di minimo vitale giornaliero per le fasce meno abbienti della popolazione.”
L’ATO(Ambito territoriale Ottimale)2, comprendente 136 Comuni di Napoli e Caserta, ancora non ha provveduto ad affidare la gestione del servizio idrico integrato, e pertanto andrà a gara europea per l’affidamento della gestione.
Dopo aver approfondito le varie questioni inerenti le scelte fatte dal Comune di Napoli, dalla Regione Campania e dal Parlamento Italiano, il Comitato Acqua Napoli, si propone quanto segue:
- allargare il fronte accomunando all’acqua anche i beni comuni, in particolare i rifiuti, visto che i napoletani ( e i campani) sono in fermento per la Tarsu pur subendo una cattiva gestione dei rifiuti.
- evidenziare gli effetti negativi delle gestioni da parte dei privati (v. caso ato3 che ha affidato la gestione della sua acqua alla Gori SpA, che ha maturato attualmente 31 milioni di disavanzo, e prodotto aumenti delle tariffe fino al 300%)
- spingere la Regione Campania ad impugnare il decreto Ronchi che obbliga ad andare a gara Enti Locali, e a presentare ricorso presso il TAR (come già ha fatto la Puglia) e presso la Corte Costituzionale e la Corte Europea perché incostituzionale, contro l’art.15 del dl 135/09, a tutela dell’autonomia degli EELL, riconosciuta dalla Costituzione. Tale decreto va anche contro gli art. 2,42,114,117,etc.della Costituzione Italiana e contro la dichiarazione del Parlamento europeo del 15/3/06(…acqua come bene comune dell’umanità e come tale l’accesso è un diritto umano fondamentale…e che la gestione coinvolga anche gli utenti…)
- alla Regione Campania chiedere modifica della legge regionale, inserendo: acqua priva di rilevanza economica e non assoggettabile al mercato e gestita da Enti di diritto pubblico.
- FARE PRESSIONE PRESSO LA REGIONE affinchè ritiri il bando di gara che avvia a privatizzazione i due acquedotti campani Torano/Biferno e Sarno .
- parlare alla gente, denunciare quanto sta accadendo, e opporci a questa forma di dittatura da parte del governo, che ricorre per la ventiseiesima volta alla fiducia per imporre leggi ai danni dei cittadini, e a favore dei potentati economico-politici.
- fare pressione affinchè il Comune di Napoli deliberi la mozione approvata in Consiglio Comunale il 30 luglio, al più presto, e modifichi lo Statuto Comunale inserendo quanto deciso al riguardo e su menzionato.
- avviare una raccolta firme coi cittadini per chiedere la modifica dello Statuto.
- inoltrare in lista la lettera che Fabio ha letto in riunione e, in quanto approvata, farla girare in ml.
- il Comitato ribadisce il suo NO alle SpA , anche se in house, che tra l’altro,a seguito del decreto Ronchi, avranno vita breve ed attuabili solo in via eccezionale..
E’ ARRIVATO IL MOMENTO DEL FARE, E DEL FARE INSIEME!
Pertanto è stato proposto di:
- organizzare una fiaccolata/ presidio davanti al Comune di Napoli, e nella stessa occasione iniziare a raccogliere firme per ottenere l’attuazione della delibera comunale riguardante la modifica dello Statuto del Comune di Napoli.
- stampare un manifesto che riporti la lettera di Zanotelli sull’acqua, inserendo la nostra condivisione ad esso, il nostro no al decreto Ronchi, al bando di gara regionale, alla privatizzazione di tutti i beni comuni, e dando, come Comitato Acqua Napoli, l’appuntamento alla fiaccolata.
QUESTI I PROSSIMI APPUNTAMENTI:
Ci si rivede come Comitato Acqua Napoli
- il 3 dicembre, alle ore 17,30 presso la sede della Federconsumatori, in corso Umberto I°, 381-Napoli
- il 9 dicembre p.v. come Coordinamento regionale campano acqua - alle ore 17,30 - presso la sede di Ingegneria senza Frontiere, p.zza Cavour, 38 Napoli (fermata metropolitana p.zza Cavour della linea –ingresso laterale alla scuola e al garage )
- il 14 dicembre -fiaccolata in p.zza Municipio, davanti al Comune di Napoli,ore 17,30 e banchetti firme.
SONO INVITATE A PARTECIPARE TUTTE LE REALTA’ CHE CREDONO CHE SULL’ACQUA CI GIOCHIAMO IL FUTURO E CHE LA GESTIONE DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO DEBBA ESSERE AFFIDATA A SOGGETTI REALMENTE PUBBLICI. QUINDI SINDACATI, ASSOCIAZIONI, COMITATI, GRUPPI E SINGOLI CITTADINI SONO INVITATI A PARTECIPARE E AD INOLTRARE LA NOTIZIA !!!