Una nuova democrazia si diffonde nel paese al di sotto dei radar dei media e vista con diffidenza dai partiti. Chi la promuove si propone anche di aprire qualche breccia nelle istituzioni della rappresentanza a livello locale, ma il centro di gravità della sua azione è fuori, nella società, dove si creano alleanze basate su progetti concreti e sulle relazioni tra persone.
L’obiettivo è costruire una società solidale e conviviale che parta dalla salvaguardia e difesa dei beni comuni dall’invadenza del mercato e dal riconoscimento dei diritti di cittadinanza, distanziandosi dalla ormai evidente subordinazione al mercato dei rappresentanti politici. Per fare questo si creano organizzazioni orizzontali, che decidono per consenso e promuovono dal basso progettualità ancorate ai territori locali ma nello stesso tempo universali, nell’epoca della grande crisi sociale e finanziaria, ambientale e democratica
Si tratta di esperienze a volte molto diverse tra loro, ma allo stesso tempo simili. Questa neo-democrazia, che chiamiamo «insorgente», è un’uscita necessaria e «altra» dalla gabbia autoreferenziale dei partiti e della rappresentanza. Ed è soprattutto un modo di creare in pratica, nella vita delle comunità, laboratori di una civiltà diversa: le reti dell’economia sociale e la gestione pubblica delle risorse essenziali, una concezione del territorio diversa da quella di un vuoto da riempire di cemento, una moltiplicazione di esperienze di auto-aiuto e di autogestione e di nuova interazione con i migranti, di resistenza alla militarizzazione del territorio
A noi parrebbe utile che presidi e comitati territoriali, reti, associazioni e liste di cittadinanza si riconoscano e si sostengano tra loro, nella loro pluralità, e divengano più consapevoli di essere la sola alternativa, molto diffusa e per niente marginale, che può ostacolare la politica della paura, degli affari e della distruzione ambientale, e proporre un’altra via ragionevole e ambiziosa: la società del buon vivere e della armonia tra uomo a natura, della democrazia di tutti e della convivialità delle differenze.
Perciò proponiamo un incontro, un dialogo: è un invito rivolto a chiunque senta l’urgenza di cercare, insieme ad altri cittadini «insorgenti», un’altra possibilità: la nascita di una cittadinanza attiva e responsabile capace di confrontarsi con le istituzioni a partire dai beni comuni e non per interessi privati e che si opponga al sistema politico clientelare.
Francesco Armezzani [Consigliere comunale, Fabriano], Michele Altomeni [Consigliere regionale delle Marche], Alberto Asor Rosa [Re.Te , Toscana], Gianni Belloni [Cantieri sociali Estnord], Valter Bonan [Presidente dei Cantieri sociali EstNord], Cinzia Bottene [consigliera comunale «Vicenza libera», Vicenza], Carlo Brunelli [Cittadini in Comune, Falconara], Paolo Cacciari [Cantieri sociali Estnord], Loris Calcina [Cittadini in Comune, Falconara], Melina Cammarata [Ufficio Pubblicazioni settore statistica, comune di Torino], Patrizia Cancian [Università di Torino], Antonio Canu [associazione Città di Ar, Sassari], Mario Congiusta [presidente di «Gianluca Congiusta onlus», Siderno, Reggio Calabria], Pia Covre [Comitato diritti civili delle prostitute, Pordenone], Ornella De Zordo [consigliera comunale, Firenze, Lista di cittadinanza «perUnaltracittà»], Tommaso Fattori [Movimento per l’acqua pubblica], Domenico Finiguerra [sindaco di Cassinetta di Lugagnano, Milano, Stop al consumo di territorio], Claudio Giorno [ambientalista, Valle di Susa], Olimpia Gobbi [Piceno al massimo, Ascoli Piceno], Giovanni Laino [Università di Napoli, Associazione Quartieri Spagnoli], Roberto Lamacchia [presidente dell’Associazione giuristi democratici], Domenico Lucano [sindaco di Riace, Reggio Calabria], Giovanni Maiolo [operatore sociale coi migranti, Caulonia, Reggio Calabria], Porpora Marcasciano [Mit, Bologna], Andrea Morniroli [Cantieri sociali], Gianni Palumbo [Comitato No Oil, Basilicata], Angela Mary Pazzi [Piceno al massimo, Ascoli Piceno], Tonino Perna [Università di Messina], Mario Pezzella [Università di Pisa], Silvia Pierosara [Orizzonte degli Eventi, Fabriano], Anna Pizzo [Consigliera regionale del Lazio], Mimmo Rizzuti [Sinistra euromediterranea], Massimo Rossi [Piceno al massimo, Ascoli Piceno], Edoardo Salzano [eddyburg], Lucio Santoni [Castelferretti, Ancona, Cantiere Altremarche], Alessandro Santoro [Le Piagge, Firenze], Chiara Sasso [Valle di Susa], Beppe Sergi [Università di Torino], Lorenzo Signori [consigliere al comune di Rosà, Vicenza] con i Presidianti di San Pietro di Rosà, Sergio Sinigaglia [Cantiere Altremarche], Giacomo Smarrazzo [Cooperativa sociale Dedalus, Napoli], Pierluigi Sullo [Carta], Fabrizio Torresi [Fermo], Susi Veneziano [Cantieri sociali, Napoli], Alex Zanotelli [missionario comboniano],
venerdì 31 luglio 2009
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